L'ARTRITE REUMATOIDE
L'artrite reumatoide (AR) è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni, ma può coinvolgere anche altri organi e apparati del corpo. Viene definita 'sistemica', cioè può colpire diversi organi e apparati.
Solitamente sono coinvolte le medesime articolazioni su entrambi i lati; il sintomo principale è il dolore, spesso anche nottuno, accentuato dal movimento e dal carico e un altro sintomo caratteristico è la rigidità mattutina, cioè la difficoltà a muovere le articolazioni dopo un periodo prolungato di inattività. Possono esserci perdita dell'appetito, febbre stanchezza. Tra le manifestazioni che non riguardano le articolazioni può esserci la presenza di noduli sottocutanei non dolenti. In alcuni casi si può verificare un impegno dei polmoni, del cuore o dei reni.
Nell'AR si innesca un meccanismo per cui il sistema immunitario comincia a produrre gli autoanticorpi che si rivolgono contro le articolazioni dell'individuo. Le cure per questa malattia si dividono in trattamento farmacologico e non farmacologico. I farmaci comunemente usati sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) che danno sollievo dal dolore e dall'infiammazione, il cortisone, che ha una potente azione antinfiammatoria immediata e prolungata e la cosiddetta terapia di fondo, che comprende farmaci antireumatici che modificano l'evoluzione della malattia, ad esempio i farmaci biosimilari di nuova generazione. E' compito dello specialista reumatologo stabilire il tipo di terapia più adatta alla persona che ha in cura. Il trattamento non farmacologico comprende l'esercizio fisico continuativo e leggero, utile per mantenere il tono muscolare (nuoto, ginnastica passiva in acqua, ginnastica posturale, stretching), una dieta equilibrata povera di grassi animali e ricca di vitamine e fibre, la fisioterapia e l'economia articolare (adattamento dell'ambiente circostante alle necessità della persona,utilizzo di ausili e rieducazione gestuale per ridurre lo stress a cui quotidianamente sono sottoposte le articolazioni).
Il decorso dell'AR è variabile. Nella maggior parte dei casi si osservano periodi di acuzie alternata a periodi di remissione; in un numero minore di casi la malattia si presenta in forma severa. Sebbene l'AR con la sua cronicità influisca negativamente sulla qualità di vita dell'individuo, le attuali terapie farmacologiche, opportunamente associate a programmi di riabilitazione, educazionali e di supporto, permettono alla maggior parte delle persone di condurre una vita attiva. Attualmente, grazie ai progressi della ricerca scientifica, sono disponibili farmaci in grado di intervenire su alcuni meccanismi biologici che sono alla base della malattia con la possibilità di rallentarne o arrestarne l'evoluzione.
ANNA MARCHESINI, UNA DI NOI
VIVERE CON UNA MALATTIA REUMATICA
Un progetto volto al miglioramento della qualità di vita in persone con dolore da artrosi
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