Definizione e sintomi
L’artropatia psoriasica (APs) è una malattia infiammatoria delle articolazioni caratterizzata dalla concomitante presenza di psoriasi cutanea (una patologia cronica della pelle che si manifesta con chiazze arrossate e rilevate desquamanti più frequentemente ai gomiti, ginocchia, cuoio capelluto e regione lombare e con un possibile interessamento delle unghie). In oltre l’80% dei pazienti l’interessamento cutaneo precede quello articolare, mentre nel 15% dei casi la componente cutanea non compare mai nel paziente, ma è presente solo come familiarità. L'età tipica di esordio della malattia è tra i 30 e i 50 anni e risultano interessati in ugual misura entrambi i sessi. Si stima che in Italia ne siano affette circa 120000 persone, con oltre 3600 nuovi casi all’anno, anche se questi dati epidemiologici sono da considerarsi sottostimati in ragione dell’elevato numero di pazienti in cui la patologia non viene diagnosticata.
La causa scatenante della patologia non è al momento nota; tuttavia si ipotizza che entrambe le componenti (cutanea e articolare) della malattia siano dovute ad una disregolazione del sistema immunitario originata dall’interazione di un individuo geneticamente predisposto con fattori favorenti quali infezioni virali e batteriche.
Dal punto di vista clinico, l’APs può essere caratterizzata da:
- artrite periferica, spesso asimmetrica, con interessamento potenziale di qualunque sede articolare. Le articolazione colpite si presentano calde, gonfie, arrossate e dolenti, con sintomatologia più evidente di notte e prolungata rigidità mattutina al risveglio;
- interessamento della colonna vertebrale, caratterizzato da dolore cronico peggiorato dal riposo e progressiva perdita della mobilità della schiena e del collo;
- entesite, cioè infiammazione della zona di inserzione di un tendine o di una fascia nell’osso (ad es. tendine di Achille o spina calcaneare);
- dattilite, cioè interessamento completo del comparto tendineo di un dito, che conferisce al dito stesso un aspetto definito “a salsicciotto”.
Tali manifestazioni, se non adeguatamente trattate, possono comportare un progressivo danneggiamento delle strutture anatomiche interessate, con relativa perdita di funzionalità e insorgenza di disabilità.