GIORNATA MONDIALE DELLA SINDROME FIBROMIALGICA
Ho cercato informazioni sulla fibromialgia e ne ho trovate tante; addirittura c'è un elenco che raggruppa tantissimi sintomi che la caratterizzano: sono i cento sintomi con i quali convivono più di due milioni di persone in Italia. Ne scrivo solo alcuni: forte dolore ai muscoli, tendini e legamenti; stanchezza moderata o severa; disturbi del sonno (al risveglio ci si sente come se non si avesse dormito affatto); ansia e depressione; cefalea; perdita di memoria; dolori al torace... Ieri, mentre pensavo alla Giornata Mondiale della Sindrome Fibromialgica, ho deciso che il mio post di oggi sarebbe stato diverso da quelli che scrivo solitamente: ora vi racconto di me. Ho anche la fibromialgia: mi è stata diagnosticata più di vent'anni fa. Non ci sono esami per riconoscerla, ma un bravo reumatologo trova i tender points e quando li tocca fanno talmente male che ti fa fare un salto fino al soffitto.
Una volta portata a casa la diagnosi mi sono sentita sollevata: non ero una malata immaginaria, esiste davvero questa sindrome e ha un nome. Ho cominciato ad assumere farmaci che diminuiscono il dolore e migliorano la qualità del sonno; chi soffre di FM sa che i farmaci possono dare un piccolo sollievo o miglioramento, ma tutti i santi giorni siamo costrette a fare i conti con la FM e con il dolore cronico che la caratterizza.
Già al mattino la mia situazione è alquanto critica: quando suona la sveglia faccio molta fatica a girarmi per spegnerla e mi sento dolorante come se fossi stata investita da un camion con rimorchio. Mi siedo con difficoltà sul letto, mi alzo e comincio a fare qualche passo muovendomi come uno zombie: le gambe fanno male, le spalle sono rigide e dolenti, il collo non si gira nemmeno un po'. Il mio unico pensiero è quello di fare colazione per poter prendere la mia terapia; una volta terminata, apro la lavastoviglie e sento dolore alle dita; poi mi chino per infilarci le posate e sento dolore alla schiena. Dopo aver scosso la tovaglia (e aver quindi sentito dolore alle spalle) mi dirigo verso il bagno: mi siedo al lavandino per non sentire dolore alle gambe e comincio la mia toilette con la compagnia del dolore alle spalle, braccia, collo. Idem quando mi vesto. Dopodichè comincio a lavorare: se devo lavare i panni apro il cestone della biancheria e sento dolore alle mani, apro il coperchio della lavatrice e sento ancora male alle mani, la riempio, la chiudo e di nuovo il dolore si fa sentire e la avvio. A questo punto ringrazio mentalmente l'inventore di questo elettrodomestico e mi preparo ad aprire le persiane: sono 8, solo l'idea mi fa stare male. Non entro nei particolari, vi dico solo che le vorrei scardinare e buttare via. A questo punto del mio racconto sono alzata da tre quarti d'ora: cosa succederà per il resto della giornata?
Oggi mi unisco a tutti quelli che, come me, convivono con la FM: vorremmo essere ascoltati dalle Istituzioni Italiane affinchè la Sindrome Fibromialgica venga riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale.
Per approfondimento: sindromefibromialgica.it
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