I benefici della vitamina D
Per molto tempo la vitamina D è stata associata soltanto alla fissazione del calcio nelle ossa, ma studi recenti dimostrano che è coinvolta in svariate funzioni dell’organismo e nella prevenzione di un gran numero di patologie. La vitamina D lavora in sinergia con altri fattori, come il magnesio.
1) Influenza: una ricerca pubblicata sul Cambridge Journal mette in relazione la carenza di vitamina D nei bambini con la predisposizione con le malattie respiratorie, mentre livelli adeguati di vitamina D ne riducono l’incidenza.
2) Debolezza muscolare
3) Psoriasi: un articolo pubblicato su UK PubMed segnala che analoghi sintetici della vitamina D si sono rivelati utili nel trattamento della psoriasi
4) Malattie renali croniche: i pazienti con forme avanzate di nefropatie croniche non sono in grado di produrre la forma attiva della vitamina D e, pertanto, necessitano di un’integrazione per sostenere il metabolismo del calcio e regolare i livelli di ormone paratiroideo.
5) Diabete: uno studio finlandese comparso su Lancet ha seguito per 31 anni 10366 bambini a cui era stata somministrata fin dai primi giorni di vita una supplementazione di vitamina D. Si è concluso che il rischio di diabete di tipo I era ridotto dell’80%
6) Asma: una ricerca condotta in Giappone dimostra che gli attacchi d’asma nei bambini in età scolare sono sensibilmente ridotti dall’integrazione con vitamina D
7) Malattia parodontale: la vitamina D aumenta la produzione di defensine e catelicidine, sostanze attive sull’infiammazione e sui batteri del cavo orale
8) Malattie cardiovascolari: uno studio dell’Università di Harvard ha dimostrato che donne con bassi livelli di vitamina D hanno un rischio maggiore di sviluppare un’ipertensione arteriosa
9) Schizofrenia e depressione: un adeguato apporto di vitamina D durante la gravidanza e la prima infanzia è necessario per lo sviluppo del cervello e delle sue funzioni.
10) Cancro: una ricerca della Georgetown University ha messo in luce una relazione tra un elevato apporto di vitamina D e una diminuzione del rischio di tumore al seno. I risultati presentati alla American Association for Cancer Research dimostrano una diminuzione del 75 % della crescita del tumore in generale e del 50% nella popolazione già colpita dalla malattia. Di particolare interesse è il dato che la vitamina D sembrerebbe in grado di controllare lo sviluppo e la crescita in particolare delle forme estrogeno-dipendenti.
Risulta quindi fondamentale avere adeguati livelli di vitamina D, grazie all’esposizione al sole o all’integrazione alimentare.
Fonte: http://www.naturalnews.com/035089_vitamin_D_deficiency_signs_symptoms.html#ixzz2GljMAD9F
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